Futuri sostenibili ed equi attraverso la creazione di luoghi
Con l’aggravarsi della crisi climatica, i governi di tutto il mondo devono adottare un approccio più sostenibile alla pianificazione urbana. Ciò è particolarmente importante per le comunità a basso reddito, che possono avvertire più duramente gli effetti del cambiamento climatico.
Nel contesto del cambiamento climatico e della rapida rigenerazione, il placemaking è un potente strumento per promuovere la sostenibilità nelle comunità urbane, incoraggiando i residenti a essere attivamente coinvolti e ad avere potere sul modo in cui cambiano le loro comunità. La creazione di luoghi sostenibili dovrebbe concentrarsi sulla fornitura e sulla realizzazione di spazi verdi accessibili a tutti e sulla garanzia che le comunità siano sicure e inclusive, rafforzando la creazione di futuri sostenibili nella lotta contro il cambiamento climatico.
Gli effetti del cambiamento climatico sulle comunità a basso reddito sono sostanziali. Molte comunità sono già schiacciate dalle pressioni sul costo della vita e le questioni legate al clima, come i tubi ghiacciati, peggiorano la situazione. Ad esempio, a Londra, una famiglia su dieci si trova in condizioni di povertà energetica e la scelta di mangiare o riscaldare la propria casa può essere una decisione quotidiana.
Queste comunità soffrono maggiormente le ricadute di eventi meteorologici estremi: tendono a vivere in aree più vulnerabili a inondazioni, siccità e caldo estremo. Le comunità a basso reddito soffrono anche di livelli più elevati di inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo e tendono ad avere uno scarso accesso alla natura e agli spazi ricreativi. Molte aree, come l’East London, hanno anche ampie aree di impianti industriali abbandonati che ora vengono rigenerati.
Anche la minaccia fisica posta dai cambiamenti climatici alle case, alle infrastrutture locali e alle strutture comunitarie è maggiore: molti residenti non hanno un’assicurazione sulla casa.
Queste comunità presentano poi tassi più elevati di malattie a causa dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua nella zona, il che è particolarmente preoccupante per i gruppi più vulnerabili come i bambini, gli anziani, le persone con patologie preesistenti e le persone di colore.
La mancanza di spazi verdi disponibili può avere un impatto anche sul benessere delle comunità. A Londra, ad esempio, il 35% delle persone provenienti da contesti socioeconomici inferiori visita gli spazi verdi meno di una volta al mese, e questo è legato alla mancanza di spazi verdi nelle aree più povere. Ma anche quando disponibile, questo spazio è spesso limitato e le famiglie a basso reddito in genere possono accedervi solo a circa sei metri a persona – la dimensione dell’area di porta di un campo da calcio.
Combinare tutto ciò con la mancanza di accesso a un’assistenza sanitaria di qualità porta a un netto declino della salute mentale e fisica: in questi codici postali la vita può essere accorciata anche di un decennio.
Anche se il cambiamento climatico è nella mente di molti londinesi, oltre un terzo (37%) degli intervistati in un sondaggio del London Council ha affermato che un’alternativa al riscaldamento verde è troppo costosa. Un ulteriore 16% ha riferito che anche le alternative a basse emissioni di carbonio al riscaldamento a gas erano fuori dalla loro portata. Di conseguenza, molti distretti chiedono al governo di stanziare maggiori fondi per i progetti, erogando 98 miliardi di sterline in ammodernamenti per rendere le case di Londra più efficienti dal punto di vista energetico e il Fondo per la decarbonizzazione dell’edilizia sociale da 3,8 miliardi di sterline.
È fondamentale garantire un futuro più equo e sostenibile per Londra richiedendo sforzi da parte dei settori di tutta la capitale.
Il placemaking è un approccio partecipativo alla pianificazione, progettazione e gestione degli spazi pubblici, che sfrutta le idee e le risorse delle comunità locali per creare aree che siano inclusive e rappresentative delle stesse.
I progetti di placemaking si concentrano su luoghi pubblici e spazi culturali inclusivi che supportano cambiamenti progressivi: da alloggi realmente accessibili per famiglie a basso reddito a parchi pubblici, aree ed edifici dove le persone si incontrano, creano cultura stimolante, esplorano il patrimonio e sostengono la diversità e l’innovazione.
Invitando le persone a co-progettare, sviluppare e creare i propri spazi locali, il placemaking sostiene uno sviluppo sostenibile accessibile a tutti, promuovendo al tempo stesso i benefici ambientali e il benessere della comunità.
Uno dei principali motori dello sviluppo sostenibile nelle comunità locali è il placemaking, che promuove la sostenibilità ambientale incoraggiando progetti comunitari incentrati sulla riconnessione con la natura e sulla progettazione di spazi verdi inclusivi e strutture sostenibili.